domenica 12 agosto 2012

La Rocca e il Forte di Orino (VA)



Considerando le caratteristiche strutturali dell'edificio ed i pochi dati archivistici e storici disponibili, si ritiene ora generalmente che il  castello sia stato edificato attorno al XII secolo, quando la Valcuvia faceva parte del Seprio: il colmo della collina, costituita da rocce calcaree in strati, venne spianato sul lato Nord-Est e il materiale ricavato impiegato nella costruzione; la parte occidentale, più alta, fu utilizzata per erigervi il mastio. La costruzione sembrerebbe collegabile alle lotte che in quel XII secolo impegnarono i Comaschi e i Milanesi, interessando anche la zona della Tresa e i suoi castelli. In quel contesto appariva essenziale la realizzazione di un forte in Valcuvia in grado di evitare che truppe, superato il fiume Tresa, potessero, per la Valcuvia, portarsi su Besozzo e la pianura o su Varese. Tutto questo non esclude che sul luogo non sorgesse, in tempi ben più remoti, qualche antecedente fortezza, magari di epoca pre-romana, o, abbastanza verosimilmente, una delle tante torri di avvistamento di epoca tardo-romana od alto medievale sparse nel nostro territorio

 Un antico castello, sito in mezzo ai boschi a nord-est del paese di Orino. La rocca servì a diverse popolazioni, sempre a scopi militari; venne smantellata ed abbandonata per oltre tre secoli, fino al 1912 quando fu restaurata e parzialmente ricostruita. La Rocca è un complesso di imponenti e suggestivi resti di un’antica fortificazione, che sorge isolato tra i boschi a quota 525 metri su un rilievo appena a nord di Orino, nel Parco del Campo dei Fiori, in posizione dominante sia gran parte della Valcuvia, sia il territorio verso il lago Maggiore e Laveno.Attorno ad essa vi era un ampio recinto fortificato probabilmente destinato al temporaneo ricovero di truppe e di colonne di passaggio o all’alloggiamento di presidii armati durante contingenze belliche. La posizione di questo castello, oltre che adattissima per controllare le invasioni provenienti da nord, risultava anche felice dal punto di vista difensivo, occupando la cima di un colle non imprendibile, ma certo non facile da espugnare. Scaglionate lungo il percorso da Angera a Ponte Tresa, si sono individuate per il Medioevo diverse testimonianze di fortificazioni a controllo della strada (Brenta, Cuvio, Cuveglio). Tuttavia la Rocca di Orino rappresenta oggi la fortificazione della valle che meglio delle altre ha resistito alle ingiurie dei tempi.




Localmente denominata “castel d’arian”, è da sempre legata alla storia lombarda. Sebbene l’attuale costruzione non dati prima del sec. XV, è ipotizzabile una presenza fortificata sul territorio anteriore a questa data, anche se attualmente mancano adeguati supporti documentari. La costruzione è costituita da un vasto quadrilatero cinto da un muraglione e difeso da torri; all’interno dell’ampio ricetto si trovano la cisterna e, all’angolo nord – ovest, la Rocchetta, probabilmente ricavata dal riattamento quattrocentesco della precedente fortificazione, oggi ormai in rovina, con una torre a sud – ovest. La merlatura sopra il muro di cinta all’ingresso principale, fa parte dei riadattamenti all’inizio del secolo, così come la rettangolare torre all’angolo nord-est e la torretta rompitratta a nord, pur mantenendo nel complesso inalterate le forme originarie.

Nel 1728 venne venduta dai Cotta alla famiglia Borromeo, per poi passare ad altri proprietari nel corso dell’Ottocento, fino al 1912, quando il notaio Massimo Sangalli la acquistò e la restaurò.



Di proprietà privata, la Rocca di Orino viene oggi aperta al pubblico in occasione di manifestazioni locali.


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Il Forte di Orino




 Il “Forte di Orino” si trova ad un’altezza di 1.139 metri; un piazzale fortificato destinato ad essere usato come postazione d’artiglieria. Venne realizzato durante la Prima Guerra Mondiale per volontà del Generale Cadorna e fece parte della cosiddetta “Linea Cadorna“, un massiccio sistema difensivo costituito da trincee, gallerie, cannoniere, depositi e bunker. Questa opera di fortificazione aveva lo scopo di contrastare eventuali tentativi di invasione del nord Italia da parte degli eserciti austro-tedeschi.


Escursioni tramite sentieri segnati :


Osservatorio Schiapparelli

Il Forte di Orino è comodamente raggiungibile, lasciando la propria autovettura nel parcheggio sotto l'osservatorio Schiapparelli, ubicato sul Campo dei Fiori, percorrendo a piedi o in mountain bike un percorso lungo circa 5 Km, che parte dalla balconata di fronte all'ingresso dell'osservatorio.
Attraverso un percorso-vita facile e alla portata di tutti, immerso nelle pinete del Campo dei Fiori.

Pineta

 Seguendo la segnaletica, che propone esercizi ginnici durante la passeggiata, dopo un tragitto a piedi di circa un’oretta e mezza, si giunge all’ampio pianoro dove si trova il Forte. 
 Oppure per chi cerca un percorso più impegnativo, è raggiungibile,sempre a piedi o in mountain bike, dall'abitato di Orino, (sentiero n.2 “Da Orino al Forte di Orino“).
 Vi sono anche altri percorsi seguendo questi sentieri :
sentieri n.1 “Dalla Prima Cappella al Forte di Orino”
 n.11 e 12 “Da Comerio al Forte di Orino” e
n. 13 “Da Gavirate al Forte di Orino”. Da qui si può godere di un panorama meraviglioso che spazia dal Brinzio verso il Lago di Varese e il Lago di Comabbio, per poi passare al Lago Maggiore con lo sfondo del Monte Rosa e delle Alpi.




Accanto al Forte è presente anche un piccolo rifugio del CAI.



Come raggiungere Orino:
Autostrada A8 Milano-laghi in direzione Varese. Uscita Buguggiate (Gavirate-Laveno-Luino), seguire la strada in direzione Gavirate; passato Gavirate, alla rotonda girare a destra in via Milano, ancora in direzione Gavirate o Cocquio Centro; girare alla prima strada a sinistra (indicazione Orino) e seguire la strada in direzione Caldana e quindi Orino.


Visualizzazione ingrandita della mappa

Per informazioni : Comune di Orino (VA) Tel. 0332.630517 - Fax. 0332.630508









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